Il diritto all’educazione alimentare da parte dei cittadini è sempre più chiamato a modificarsi a fronte dei repentini cambiamenti sociali. Così, se un tempo erano le famiglie a raccontare le stagioni attraverso i prodotti e a insegnare il rispetto nei confronti del cibo, la trasmissione di questa conoscenza è oggi affidata, in molti casi, al web.
I social network e le comunità in rete sono esempi particolarmente interessanti di strumenti messi in atto per educare il consumatore di alimenti. Quella che è promossa dalla rete è educazione o semplice informazione?
L'approccio usato dall'Unione europea per la valorizzazione della c.d. società della conoscenza parte dalla considerazione che i percorsi di apprendimento dei cittadini dovrebbero focalizzarsi non sull'acquisizione di informazione, quanto piuttosto sulla capacità di validare, interpretare e utilizzare le informazioni disponibili, così da consentire anche un miglioramento della loro capacità di agire in qualità di consumatori di beni e servizi. Appare, dunque, lecito domandarsi se gli strumenti digitali segnino un’effettiva convergenza con la tendenza delle politiche europee a dare rilievo giuridico all’educazione alimentare, sotto il duplice profilo della partecipazione e del consumo alimentare responsabile.
Durante l’evento sarà offerto un aperitivo sostenibile in collaborazione con il Campus agroalimentare di Piacenza.
Evento realizzato nell'ambito della rassegna "Festival del Diritto". L'incontro è accreditato dall'Ordine degli Avvocati di Piacenza con n.1 crediti formativi.
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